




- 1981 Alessandro Giunchi nasce a Forlì il 1° Novembre 1981, dall’amore di Alberto Giunchi e Maria Luisa Boveracci
- 1985 Nel 1985 nasce la sorella, Maria Serena.
- 1986 A 5 anni la famiglia si trasferisce a Ravenna. Trova un suo mondo nel disegno. Incomincia disegnando con le cere ad olio, con le matite colorate e lo fa sempre: a scuola, a casa e durante il tempo libero. Il professore di educazione artistica, durante le secondarie, riconosce in lui un talento.
- 1992 A dodici anni, 1992, avviene la prima esperienza significativa come artista per Alessandro. Il professore di religione propone solo a lui (data la sua bravura) di partecipare ad un concorso europeo. Deve attraverso un disegno, raffigurare Ravenna che aiuta Dubrovnik. Alessandro vince il primo premio (una macchina fotografica, 1.000.000 di Lire e alcuni libri d’arte). Il disegno viene riprodotto in formato cartolina e consegnato a tutti i congressi e con il ricavato fu ricostruita una città vicino a Dubrovnik. Lo stesso anno, il Papa Wojtyla, desidera incontrare Alessandro Giunchi per l’aiuto che ha dato per la ricostruzione della città, e con tutta la sua classe si reca a Roma per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù.
- 1993 L’anno successivo vince (sempre attraverso un concorso scolastico) un altro concorso che ha come oggetto una rappresentazione del porto di Ravenna. Alessandro disegna una nave che sbarca dal porto di Ravenna, il tutto fatto con le tempere ad olio.
- 1994 Inizia a dipingere murales sui muri dei porto e sui treni della sua città. Studia, da autodidatta entusiasta, Van Gogh, Picasso, Chagall, Schiele, Modigliani, Wilding, Bacon, Pollock, De Kooning, Ligabue, Kokoschka, Lautrec, Cézanne. Fondamentali per lui sono: Munch per l’onda curva; Modigliani come vita d’artista; Matisse e Kirchner per l’uso dei colori; Schiele per la linea del disegno; Picasso come fantasia e spessore artistico; Bacon per la pittura di getto (conosciuto all’età di 20 anni e considerato il più grande pittore figurativo di tutti i tempi e paragonato a Caravaggio). Alla fine di ogni visita alla galleria corre in biblioteca per poter leggere le biografie degli artisti perché ritiene di poter capire meglio ciò che l’autore vuole esprimere attraverso l’opera.
- 1999 Inizia ad assumere consapevolezza che il suo percorso artistico gli dona gratificazione. Sente proprio l’esigenza di dipingere per vedere l’opera compiuta e ricevere quella sensazione di soddisfazione. Vende il suo primo quadro a 400.000 lire. Vuole fare il pittore, è l’unica consapevolezza che ha. Dipinge nelle case abbandonate o sui cartoni che trova per strada e cerca di proporre qualche sua opera ad amatori e collezionisti .
- 2004 All’età di 23 anni conosce un collezionista, venditore di gioielli e di opere esotiche che apprezza Alessandro sia artisticamente che umanamente. Grazie a questa amicizia riesce ad esporre per la prima volta le sue opere. Alessandro realizza molte opere, anche di grandi dimensioni, riuscendo, attraverso questo gallerista, a realizzare cifre che vanno dai 1.000,00 euro ai 8.000,00 euro.
- 2005 Mostra personale in un Centro sociale di Ravenna. Alessandro esegue anche i murales ed il logo del centro.
- 2006 Mostra personale nella libreria di Maurizio Dolcini ad Urbino.
- 2007 Mostra personale nella libreria di Maurizio Dolcini a Pesaro.
- 2008 È un periodo molto prolifico, Alessandro ha dichiarato di aver realizzato dalle 300 alle 400 opere.
- 2009 Corso e Mostra personale di pittura presso la casa circondariale di Ravenna.
- 2010 Mostra personale nell’ex tribunale di Ravenna.
- 2012 Partecipa (aggiudicandosi il 4° posto) al concorso di pittura “Peppinetto Boy”, organizzato dall’associazione “Casa natale di Antonio Gramsci Onlus”, nella sezione speciale; “Gramsci visto da dietro le sbarre” dedicato ai detenuti nelle carceri Italiane e “conquistandosi l’onore” di essere esposto nelle stanze della casa natale del segretario generale del PCd’I, ad Ales, in provincia di Oristano.
- 2014 Mostra personale, dal titolo “La fantastica follia di Alessandro Giunchi”, nella Sala comunale di Ravenna di via degli Ariani. I quadri esposti sono stati 22.
- 2015 In questi ultimi due anni si sente cambiato sia da un punto di vista umano che artistico. Il trucco per sentirsi appagato è la contemplazione dell’opera composta. L’arte, per Alessandro è un gesto d’amore, un amore che è relazione con il tutto, un Dio che, nella sua apofaticità radicale, è a sua volta senza fondamento, senza arché, un Dio anarchico. La pittura/contemplazione/preghiera resta la parte fondamentale della sua vita. Anche da un punto di vista tecnico c’è stata un’evoluzione. Arte povera significa utilizzare di tutto, i colori trovati un po’ dappertutto, dipingere su materiali di riciclo quale il legno oppure comprando la tempera da muro (meno dispendiosa) e la china per formare i vari colori di cui ha bisogno.
- 2016 Mostra personale a Modigliana presso la Parrocchia S. Stefano e S. Domenico, “Dalla Croce alla Luce”.
- 2015 (settembre/ottobre) Mostra personale all’Art studio di Bertinoro
- 2016 (gennaio) Mostra presso la Sala comunale degli Ariani a Ravenna.
- 2016 (marzo) Mostra personale presso la Fiera Vernice di Forlì.
- 2016 (ottobre) Mostra personale alla Fiera di Forlì.
- 2017 (marzo) Mostra personale presso la Fiera Vernice di Forlì.
- 2017 (luglio/agosto) Mostra personale alla Sala comunale di Bertinoro.
- 2017 (ottobre) Collettiva di Arte contemporanea Cesena.
- 2018 Mostra personale presso la Fiera Vernice di Forlì.
- 2018 (ottobre/novembre) Collettiva di Arte contemporanea Cesena.
- 2019 (marzo) Mostra personale presso la Fiera Vernice di Forlì.
- 2019 (ottobre) Mostra presso Arte Contemporanea di Forlì.
- 2020 (da fare) Esposizione Arte Contemporanea Forlì.